I MISTERI DI MAZAPEGUL
E DEL SUO BOSCO
Progetto di Land Art nel Parco 1° Maggio a Fosso Ghiaia (RA)
Fissata per sabato 13 gennaio, ore 14.30, al parco Primo Maggio di Fosso Ghiaia, l'inaugurazione del progetto di land art "I misteri del Mazapégul e del suo bosco". Per l’inaugurazione, l’associazone Anime Senza Voce ha invitato alcune scuole di Ravenna a partecipare all’evento dove verrà raccontata la leggenda del Mazapégul (tradizione del territorio romagnolo) e il senso del progetto.
Il progetto prevede un percorso all'interno della pineta con opere realizzate tramite il materiale di recupero e scarto della pineta che raffigurano personaggi immaginari della natura prendendo spunto da tradizioni celtiche antiche, seguendo un percorso naturalistico alla ricerca di Mazapégul e dei suoi tesori. Le installazioni sono state realizzate da due artiste dell’associazione, Brigitte Ostwald (Austria) e Luisa Riceci (Ravenna).
Il progetto nasce dalla sensibilizzazione dell’opinione pubblica giovanile verso la natura, coinvolgendo tutta la cittadinanza ed è rivolto in particolare ai giovani. Si basa principalmente su un programma di animazione/educazione per coinvolgerli nella cura ambientale e nell’accoglienza turistica in un nuovo ciclo-percorso naturalistico in combinazione con una percorso sensoriale/visivo. Sussistono tuttora in Romagna tracce di mitologia, un insieme, cioè, di superstizioni e credenze che traggono origine dal paganesimo, o dalle religioni delle popolazioni celtiche che prima dei Romani tennero queste terre. Di tanto in tanto affiora qualcuna di tali lontane credenze, poiché, come è noto, la cultura popolare è assai lenta ad abbandonare le sue tradizioni, i suoi riti.
Un elemento ancora superstite di tale mitologia è senz'altro il Mazapègul, un simpatico e dispettoso folletto che, secondo le leggende romagnole, passava le notti a infastidire le giovane fanciulle, gli animali, oppure mettere in disordine gli ambienti domestici facendo sparire le cose. Si possono incontrare lungo il percorso del sentiero amici del bosco e personaggi della foresta che ci salutano fino ad arrivare alla fine del percorso, dove si trova appunto il Mazapégul. All’ingresso del sentiero attraverso un cerchio di rami che dovrebbe rappresentare come uno spioncino - in quanto Mazapégul spiava le persone all’interno delle loro case - si incontrano le Valchirie, le guardie della pineta, “Brunhilde” e “Ludmilla”.
Il nostro ringraziamento va al Comune di Ravenna, al Comitato Cittadino di Fosso Ghiaia per la logistica e di averci sponsorizzato con un buffet, alla Guardia Ecologica GEV di Ravenna per la sua presenza con un info point, all'associazione Mystery Leader, al Circolo ACLI Amicizia di Fosso Ghiaia per averci riscalda con il vin brulé e specialmente un grande ringraziamento a tutti visitatori che numerosi hanno condiviso questo momento con noi!!
Ci auguriamo che possiamo procedere con questo percorso, andando avanti con tante altre sculture e installazioni per raccontare la favola di Mazapégul e i suoi amici del bosco.